PAESAGGI IN PAROLE - Teatro, Letteratura, Musica sperimentale
Durante la giornata, a partire dal primo pomeriggio nel suggestivo ambiente teatro del fauno si potrà assistere a rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri ed esibizioni di musica classica e sperimentale.
Teatranti Tra Tanti
La compagnia teatrale Teatranti Tra Tanti viene fondata nel 2008 a Massa d’Albe in provincia dell’Aquila. E’ un progetto completo che racchiude Innovazione artistica, Formazione Culturale e Sviluppo dell’attività turistica.
Nel corso degli anni abbiamo portato in scena lavori eterogenei che si vanno dalla più classica commedia brillante al thriller teatrale, passando per gli spettacoli storici e drammatici.
Molti sono gli spettacoli in cui i TTT presentano al pubblico una fusione di più arti, dove Teatro, Musica, Cinema e Danza si contaminano tra loro offrendo allo spettatore un’emozione che va al di là del normale intrattenimento
Massimo Pietrantoni
Summer Sadness - Montag
Un uomo che fugge, che vorrebbe dimenticare ed essere dimenticato sulle spiagge turistiche della Thailandia. Crede di essere in pericolo per ciò che sa e per il lavoro che ha svolto fino a qualche anno prima, e forse lo è. Tra gli odori e i colori di un mondo talmente finto da sembrare vero, tra il timore per la propria vita e i paesaggi di una felicità a pagamento come gli amori, si svolge la vicenda di un’esistenza alla deriva, in una storia folle e allucinata nella quale tornano come fantasmi di una vita precedente i ricordi e gli orrori di un passato che non vuole finire.
Massimo Pietrantoni, nasce ad Avezzano il 15 gennaio 1968, Summer Sadness è il primo romanzo per l’editore Montag.
Roberto Cipollone
Come i balconi di città - Radici edizioni
Undici racconti scritti con penna delicata e appassionata. Undici storie che parlano di paesi e lontananze, di città e ritorni, di cure e passioni. Undici sguardi su mondi reali e immaginari e sull’umanità varia che è in grado di popolarli.
Roberto Cipollone, classe 1980, dice di aver scritto la sua prima composizione in quinta elementare con una poesia dal titolo Ricordo d’estate. Da lì a quanto pare si è fermato poco, sperimentando forme e interessi narrativi diversi, dalla carta al web. Ha ereditato dal padre la passione per la ricerca storiografica, da cui sono nate quattro pubblicazioni: Pietro Marso Cesensis (2012), Trentanove figli (2014) e due libri scritti a quattro mani proprio col padre Osvaldo: 13 Gennaio 1915. Una cicatrice lunga un secolo (2015) e Padroni di niente (2019). Questa raccolta di racconti riprende il discorso della prima, Ritorni, autoprodotta nel 2010, aggiungendo tempo e tre puntini di sospensione.
Mariavittoria Fiore
Le coincidenze inaspettate - Scatole parlanti
Un aereo, la paura di volare e delle gocce per dormire. Così comincia e finisce la storia misteriosa di Marco, un ragazzo nato in una famiglia ricca. Terzo di quattro figli, due gemelle più grandi, e un fratello più piccolo, Giorgio. Ed è proprio l’arrivo di quest’ultimo, accolto come un primogenito, quando lui ha solo dieci anni, a causargli un senso di inquietudine. Questi dubbi esistenziali lo inseguono fino al giorno in cui, diventato adulto, incontra una sciamana che lo convincerà della veridicità delle sue paranoie. Inizierà così a investigare sul suo passato e sulla sulla sua famiglia. Affronterà molte prove e scoprirà capacità che credeva di non avere; rivivrà nel sogno tutta la sua vita per concretizzarla e accettare di essere finalmente pronto a conoscere se stesso.
Fiore Mariavittoria è nata il 29/12/1990 a Pescara. È un’infermiera, questo lavoro è molto lontano dal mondo della letteratura ma le ha insegnato cosa vuol dire buttarsi nelle cose e non fermarsi. Nonostante non abbia ben chiaro dove la scrittura la voglia portare è testarda al punto da provarci.
Ama perdutamente il caldo e il sole che, indipendentemente dalla stagione, riesce a ricaricarla più del sonno. Le piace il mare ma rimane incantata anche dalla montagna, fa spesso trekking con la speranza di incontrare qualche animale e ammirarlo senza disturbare; il rispetto verso gli animali e la natura è importante e non lo dimentica mai. Ascolta tanta musica ed è una persona ironica, dice che senza la vita sarebbe noiosa e ripetitiva. Si definisce una sognatrice ad occhi aperti.
Paola Di Domenico
Un coccodrillo per sempre e altre storie - Dialoghi
Un coccodrillo per sempre e altre storie è una raccolta di tredici racconti, apparentemente slegati tra loro, nati tra i bagliori dei viaggi onirici dell’autrice e l’effettività della sua invenzione diurna. Metamorfosi e prismatico sconfinamento dell’io, precario equilibrio tra quotidiano e straordinario, invalicabile dualismo tra ciò che può essere considerato umano o meno è quanto si trovano a dover affrontare i protagonisti di queste storie. Accade a Guido, che incontra un coccodrillo in metropolitana, a Tarciso, la cui tenuta include un abete danzante e a Donna Nena, che deve affrontare una civetta e il buio che la accompagna. L’incontro con l’inverosimile si trasforma così in un’opportunità per i personaggi di mettere in dubbio le proprie certezze, svelare le carte, riscoprirsi e migliorarsi.
Paola Di Domenico è nata nel 1981 a Giulianova (TE), dove vive e lavora. Dopo essersi laureata in Economia aziendale a Bologna, si è appassionata all’arte visiva, arrivando finalista al Premio Combat Prize nel 2010 e al Premio Arte Ferrara nel 2014. Un coccodrillo per sempre e altre storie è la sua prima pubblicazione.
Federico Falcone
Vito Taccone - il camoscio d’Abruzzo - Radici edizioni
Vittorie, spallate e cazzotti del Camoscio d’Abruzzo. Vita, morte e miracoli del brigante della due ruote, ma anche trionfi e cadute di un ciclista che ha rappresentato il riscatto sociale per un’intera generazione di italiani. Si presenta così “Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo”, libro d’esordio del giornalista Federico Falcone, uscito il 1° febbraio per Radici Edizioni e, forte dell’immediato successo, andato subito in seconda ristampa.
“Negli anni Sessanta Vito Taccone è stato tra gli uomini e gli sportivi più amati dagli italiani, specialmente nel Meridione dove, ovunque andasse, veniva accolto come un novello Napoleone. Proveniva da un grave stato d’indigenza famigliare, non era istruito, non sapeva parlare in italiano, non era bello e non conosceva formalità. Ma quando saliva sulla bicicletta era una furia, non mollava un centimetro, si batteva con ardore e arringava le folle. Era amato proprio per questo, per la sua determinazione e per il suo coraggio, ma soprattutto perché era l’archetipo dell’italiano medio di quegli anni”, spiega l’autore del libro, il giornalista Federico Falcone.
Il libro racconta il Taccone corridore, ma anche l’uomo e il padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena mai raccontati e un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano. Sullo sfondo di uno spaccato sociale dell’Italia di metà Novecento, la narrazione di un paese martoriato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale, dalla conseguente crisi economica e da una povertà dilagante. L’opera si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta nel mentre era implicato in una controversa vicenda giudiziaria.
Falcone, con una scrittura scevra da giudizi, ricostruisce nel libro le tappe fondamentali della carriera da ciclista di Vito Taccone – di cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 – ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano. Capitolo dopo capitolo vengono inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”. “È un poema ciclistico e una ricostruzione storica, un romanzo d’avventura e un saggio d’autore, un’orchestra di bici e un coro di gregari. È la storia di un corridore esplosivo e di un uomo vulcanico, di un ragazzo-uomo di casa e di un ciclista uomo di strada, di un innocente perseguitato da una giustizia ingiusta. Vita e morte, miracoli e guai, pedalate e cazzotti di Vito Taccone: Pier Paolo Pasolini ammirava la sua «coscienza di classe», Sergio Zavoli lo descrisse come «un leader senza alone, frutto di una passione popolare». Qui il profumo della sua terra, l’accento della sua voce, la cultura della sua semplicità, le testimonianze di chi lo ha vissuto da vicino” – Marco Pastonesi
Federico Falcone, classe 1986, è giornalista pubblicista e ha lavorato con numerose testate giornalistiche online. Nel 2019 ha fondato The Walk of Fame magazine, quotidiano di approfondimento culturale con cui ha pubblicato il libro di coautori Black Out, dietro le quinte del lockdown e dato vita al progetto Ritorno al Passato, serie di video documentaristici all’interno dei quali vengono trattati argomenti come archeologia, antropologia, scienza, storia e letteratura. Si occupa di copywriting.
Francesco Proia
Alba Fucens - Anfiteatro editore
44 a.C. – Dopo l’assassinio di Giulio Cesare si apre un’aspra lotta tra Marco Antonio e Ottaviano, entrambi impazienti di colmare il vuoto di potere lasciato dall’ex dittatore. Anche se Cesare nel testamento lascia tutto al suo giovanissimo nipote, il popolo riconosce Marco Antonio come suo legittimo successore, console ed ex braccio destro del Divo Giulio. Ma con l’ammutinamento della Legio Martia e della Quarta ad Alba Fucens, tutto cambia: Ottaviano non eredita solo il nome di Cesare, ma anche le sue legioni, che lo acclamano imperatore.
Il romanzo fa rivivere eventi e protagonisti che animarono i mesi successivi alle idi di marzo: dal solenne funerale in onore di Giulio Cesare, con il discorso di Marco Antonio che ispirò persino Shakespeare, alle taglienti filippiche declamate da Cicerone in senato, inarrivabili e proverbiali capolavori di oratoria, con cui l’arpinate entrò nella storia.
Ma oltre agli stravolgimenti epocali in atto nell’Urbe, il romanzo ripercorre le alleanze militari e i capovolgimenti di fronte che si intrecciarono ad Alba Fucens, roccaforte militare della Roma repubblicana, che per quel breve periodo ospitò un terzo dell’esercito romano. Fu proprio da Alba Fucens che partì la scalata al potere di Ottaviano, che attraverso la guerra di Modena, il secondo triumvirato e soprattutto la battaglia di Azio, riuscì nell’impresa fallita dallo zio: essere incoronato primo imperatore di Roma. Attraverso quegli eventi, che nel giro di pochi anni vedranno la repubblica lasciare il passo all’impero, il lettore scoprirà storie e costumi della Marsica. Dai bordi del lago del Fucino assisteremo ai massacranti addestramenti militari a cui erano sottoposte le legioni, con cui venne forgiata la leggendaria Legio Martia, ma anche intrighi politici e avvincenti storie d’amore, che fanno da sfondo a un periodo storico di grandi cambiamenti, tra i più importanti e celebrati della storia di Roma.
Francesco Proia è nato ad Avezzano (Abruzzo), come scrittore ha pubblicato “Polvere di Lago”, “Il Principe del Lago”, e “La compagnia del Volto Santo”, una serie di romanzi storici in cui il lettore, tra avventura e mistero, compie emozionanti viaggi tra presente e passato. “Il nido della follia”, invece, è un thriller ambientato nel 1956 tra le mura dell’ospedale psichiatrico di Collemaggio.
Fabio Iuliano
Lithium 48 - Nuova edizioni
Lithium 48 racconta una storia che fin dalle prime pagine confonde e sconcerta il lettore. È impossibile infatti non domandarsi se la realtà che il protagonista Simone sperimenta sia concreta o frutto delle sue allucinazioni. Il ragazzo è vittima della paranoia di essere spiato da telecamere onnipresenti e da amici e colleghi di lavoro guidati da una regia esterna, che ha il solo scopo di incanalarlo in una vita preordinata e rispondente a un copione scritto per intrattenere un pubblico di voyeur.
Tutto ha inizio con Simone che si ritrova confinato in una struttura per malati mentali, la Espace Maison Blanche, senza saperne il motivo. Comincia così un viaggio alla conquista di una memoria perduta e alterata dal trattamento farmacologico al quale è sottoposto. Nel ripercorrere le quarantotto ore che lo separano dalla verità, il protagonista del romanzo riflette sul senso di terrore che ha accompagnato l’uomo da quel tragico attentato alle Twin Towers del 2001, e sull’idea che la paranoia e il sospetto siano ormai le uniche armi di difesa contro i pericoli del mondo odierno.
Fabio Iuliano è un giornalista, musicista e insegnante di lingue. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal + e ha collaborato con l’Ansa e con il Centro (ex gruppo l’Espresso). Come blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America, ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco. Per Aurora edizioni, casa editrice indipendente trentina, ha già firmato New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz. Lithium 48 è il suo secondo romanzo.
Roberto Bisegna
Chitarrista, compositore
Roberto Bisegna consegue il Diploma in chitarra e la laurea specialistica in musica da camera presso il conservatorio A. Casella de L’Aquila sotto la guida del M° Massimo Delle Cese, per poi specializzarsi con una laurea in chitarra solista presso l’Hochschule für Musik Detmold (Germania) sotto la guida della Prof. Dale Kavanagh.
Vincitore di due premi in competizioni di musica cameristica, si esibisce tra Italia, Germania, Polonia e Portogallo sia da solista che come membro di ensemble da camera.
Roberto è autore delle musiche di scena degli spettacoli teatrali “27 Aprile” e “Tra le righe”, ha composto le musiche per gli audio-libri “Status d’amore” e “Il Dolcetto Salvamondo”, per le video-poesie “Poemotus 1915”, “Krokodil”, “Foglie d’autunno” e “Che poi è lo stesso”.
Nel 2015 è uscito il suo primo disco “Dialoghi” e nel 2020 l’album “Circles”